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Castello di Pietra Ligure
La “pietra” (a Pria) che dà il nome alla cittadina è lo spuntone di roccia sovrastato dal Castello, che nell’antichità doveva sembrare ancora più imponente, quando qui si infrangevano le onde del mare.
Già i romani avevano scelto questa posizione strategica per il loro borgo fortificato, il Castrum Petrae. La prima fortificazione del masso risale alle prime invasioni dei Barbari e dei Saraceni, quando i liguri iniziarono a munire di fortilizi le proprie terre. Il castello, diversamente dagli inespugnabili castelli dei Signorotti medievali, era una fortezza che, proprio per la sua posizione strategica, costruita sopra il macigno, di importanza fondamentale per il controllo dei commerci mediterranei e del passaggio degli eserciti. Le strade romane (via Aurelia e via Julia Augusta) che collegavano l’Italia con la Gallia passavano di qui.
Il castello fu baluardo bizantino a difesa dei longobardi, poi possedimento dei Vescovi di Albenga sino a quando, nel XIV secolo, fu ceduto alla Repubblica di Genova, da sempre in competizione con il vicino Marchesato dei Del Carretto del Finale.
Il castello propriamente detto è Monumento Nazionale, ma è di proprietà privata. La città cambiò nome da “La Pietra” a “Pietra Ligure” il 31 luglio 1862 perchè in Italia, fuori dalla Liguria, vi erano altre città che si chiamavano così.
Fonti:
archivio Comune di Pietra Ligure
La Pietra Illustrata Associazione Culturale “I Matetti da Pria”

La Basilica di San Nicolò
Nel XVIII secolo si iniziò la costruzione della nuova chiesa, per ringraziare San Nicolò per il miracolo della peste. Si desiderava erigere un tempio più grande e più bello della vecchia chiesa, unico nel suo genere. Pietra non era asservita a qualche ricca e potente famiglia nobiliare, per cui, per trovare il denaro necessario alla costruzione della chiesa, si dovette far ricorso alla buona volontà del popolo anziché alla munificenza di un grande signore.
La chiesa nuova venne eretta col contributo di tutti i pietresi: chi era povero offrì il proprio lavoro, i più ricchi diedero abbastanza per edificare gli splendidi altari. Tutti, in ogni modo contribuirono e l’attuale Basilica sorse incredibilmente vasta ed ardita grazie alla fede e alla volontà degli abitanti del borgo. La prima pietra venne posta nel 1750 e la consacrazione al culto avvenne il 25 novembre 1791. Gli architetti furono Giovan Battista Montaldo e Gaetano Cantoni. Nel 1814 arrivarono via mare tre pesantissime campane pronte per essere issate sul campanile. Nel 1863 fu terminato il secondo campanile, quello del lato mare.
La Basilica si presenta in tutta la sua imponenza sin dall’esterno: la facciata barocco-rinascimentale presenta tendenze classicheggianti, con i simmetrici campanili, le guglie sormontate dalla croce, le triplici porte e finestre. Le sculture degli apostoli Pietro e Paolo ai lati e il gruppo di San Nicolò al centro sono opere dello scultore savonese Antonio Brilla. Fu il santo parroco Don Giovanni Bado, nel XIX secolo, a far decorare gli interni della chiesa. Chiamò i migliori artisti dell’epoca per affrescare le volte e le pareti, scolpire le statue, ornare di stucchi gli altari. Chi visita la basilica oggi può ammirare i capolavori del Maragliano, del Piola, del Barbagelata, solo per citarne alcuni. Parte delle opere provengono da altre chiese del paese che furono demolite. Il coro ligneo ed il pulpito provengono dalla Cattedrale di Marsiglia, salvati dai saccheggi dei moti rivoluzionari.
La vera meraviglia della nostra parrocchia resta però l’immensa e bellissima volta, lunga ben 27,25 metri ed larga 23,50. Un capolavoro architettonico!
Fonti:
archivio Comune di Pietra Ligure
La Pietra Illustrata Associazione Culturale “I Matetti da Pria”

Museo dell’orologio
Il museo dell’orologio da torre nasce dall’idea di Giovanni Bergallo, orologiaio, che, in occasione della prima esposizione pubblica di alcuni pezzi della fabbrica Bergallo, avvenuta in data 15 settembre 1984, auspicò pubblicamente che nel suo paese venisse creato un museo che raccogliesse le testimonianze dell’arte orologiaia e della tradizione familiare per le macchine del tempo.
Dopo circa dieci anni, venne istituito il Museo, con deliberazione del Consiglio Comunale del 3 aprile 1996. L’inaugurazione avvenne il 7 Aprile del 1997, nell’ex-Palazzo Civico di Bardino Nuovo.
Dopo alcuni anni di apertura, l’arrivo di nuovi pezzi, l’accresciuta importanza a livello nazionale, hanno reso necessari lavori di restauro della sede museale, conclusisi nel 2011 con ampliamento della superficie totale ed un nuovo percorso espositivo rinnovato nell’architettura e nei materiali, realizzato con il sostegno della Regione Liguria e della Fondazione De Mari.
Gli orologi esposti sono pezzi autentici (il più antico risale al XVI secolo) raccolti dalla famiglia Bergallo e provenienti da donazioni di collezionisti, chiese ed altri enti.
Oltre agli orologi è possibile trovare quadranti, lancette, “stranezze” provenienti da campanili, carrucole, tutti oggetti attestanti una ricca storia della tecnica e della meccanica orologiaia ormai irripetibile.

Grotte di Borgio Verezzi
Le grotte di Borgio Verezzi offrono un percorso turistico, che si snoda per circa 800 metri all’interno di grandi sale, tra enormi blocchi staccatisi dalla volta in ere remote.
Ricchissime le concrezioni di ogni forma: dalle cannule, esili e quasi trasparenti, ai drappi, sottili come lenzuoli, alle grandi colonne che sembrano sostenere la volta fino alle stalattiti eccentriche, che sfidano la forza di gravità sviluppandosi in tutte le direzioni.

Finalborgo
Recensito come uno dei Borghi più belli d’Italia, è un villaggio medievale nella Liguria di Ponente, ricco di storia e luoghi da visitare.
Nel piccolo borgo ligure, uno dei tre nuclei urbani che formano Finale Ligure, si concentrano diversi siti storici di straordinaria bellezza, tra i quali troviamo il Castel San Giovanni, la Collegiata di San Biagio, il Complesso Monumentale di Santa Caterina, Porta Reale e Porta Testa.
